Ucraina: cooperazione italiana, salesiani e diocesi di Kiev insieme per ricostruire ciò che la guerra ha distrutto

19/10/2022

Area d'intervento

Africa
Europa
Oceania
Asia
America Centro e Sud

Ambito d'intervento

Emergenze umanitarie
Progetti sociali e educativi
Interventi a lungo termine
Sostegno a distanza

Al via un programma che guarda al futuro puntando a preparare la popolazione all’arrivo della stagione invernale e a supportare i bambini che non hanno visto la riapertura delle scuole.
Per una parte del progetto un contributo importante dell’Opera Don Bosco nel Mondo di Lugano, che aderisce al coordinamento degli enti salesiani attivi nella solidarietà internazionale

Il progetto, della durata di sei mesi, è finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) e realizzato dalla Ong VIS in tre zone del Paese: Leopoli, Žytomyr e Ivankiv (quest’ultima parte della regione di Kiev). Tali aree ospitano la gran parte degli oltre 6,28 milioni di sfollati interni.

Un recente rapporto OCHA ha evidenziato l’urgenza di preparare la popolazione in vista dell’arrivo del rigido inverno ucraino, visto che moltissimi edifici hanno subito danni, tra cui oltre 2.000 strutture scolastiche, di cui 285 sono state completamente distrutte.

Il progetto punta a rispondere a queste necessità e cercherà di supportare la popolazione vulnerabile fino alla fine del 2022 attraverso un intervento multisettoriale. Un’unità mobile si sposterà in 12 villaggi per fornire supporto psicosociale; saranno distribuiti 1.000 pasti caldi al giorno nella provincia di Leopoli e Zhytomyr, anche grazie alla sinergia con il Dipartimento di Protezione Civile, che ha fornito 4 cucine da campo.

In vista dell’arrivo dell’inverno, inoltre, si cercherà di aiutare la popolazione a ripristinare i propri alloggi distrutti attraverso la distribuzione di kit per le piccole e medie riparazioni di emergenza delle case, in particolare nella provincia di Ivankiv, dove 2.360 abitazioni hanno subito danni. A queste persone, saranno donate anche coperte, vestiti invernali, stufe e combustibili.    

Per le bambine e i bambini sono state pensate attività ricreative e psicosociali, anche con interventi mirati ad impiegare il tempo libero nei casi in cui i ragazzi non possono tornare in classe sia perché le scuole sono state distrutte o danneggiate sia perché non sono state riaperte quelle non dotate di rifugi antiaerei idonei.

Questo progetto si inserisce nel più ampio programma realizzato dal coordinamento degli enti salesiani attivi nella solidarietà internazionale (Fondazione Don Bosco nel Mondo, Fondazione Opera Don Bosco onlus, Fondazione Opera Don Bosco nel mondo, Missioni Don Bosco e VIS), che fin dall’inizio del conflitto hanno unito le loro forze per rispondere più efficacemente all’emergenza Ucraina. Questa sinergia, grazie anche al supporto del governo polacco e del Comune di Leopoli, ha permesso di allestire “Mariapolis”, cittadella modulare che ospita da sei mesi 350 persone. I Salesiani si occupano quotidianamente della cura materiale e spirituale delle persone ospitate nel campo: attività educative e ricreative per i bambini, assistenza psicosociale e distribuzione di pasti caldi.

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