La clinica San Juan Bosco in Honduras è nata 20 anni fa nell’area dei mercati di Comayaguela, zona della capitale Tegucigalpa. È un’area popolare e ad alto rischio. I giovani della zona vivono in condizioni disumane, spesso senza una famiglia e senza adulti che si sentano responsabili per loro. La maggior parte proviene da famiglie disfunzionali, senza la capacità di occuparsi del loro sviluppo fisico, sociale ed emotivo.
A loro volta, queste famiglie fanno parte di una popolazione abbandonata dalle politiche sociali ed economiche statali. La disintegrazione familiare, la mancanza di istruzione e la mancanza di spazi ricreativi inducono i giovani a unirsi alle bande giovanili, dove si impegnano nell’uso di droghe, finendo per diventare persone violente e ad alto rischio per la comunità.
La natura complessa dei problemi vissuti dagli abitanti della Parrocchia Maria Ausiliatrice è stata affrontata dai Salesiani attraverso interventi integrati. Ecco perché sono stati sviluppati vari programmi in base ai principi di sostegno per i giovani, i bambini e le famiglie che vivono in circostanze di rischio sociale. Questi programmi si concentrano sulle seguenti aree:
– istruzione
-associazione e volontariato
– rafforzamento organizzativo
– salute
– sviluppo umano e professionale.
La Parrocchia di Maria Ausiliatrice serve 27 colonie di Comayaguela, un’area di grande povertà e ad alto rischio sociale, in cui vivono circa 365.000 persone e il 65% degli abitanti ha meno di 30 anni. La povertà dell’Honduras è estrema, secondo i dati dell”INE, oltre il 60% della sua popolazione vive con un bilancio che non è sufficiente per coprire il “paniere di base”, che è composto principalmente dal cibo di prima necessità.
L’80% delle famiglie è costituito da giovani nuclei familiari, dove i genitori non superano i 45 anni. Nelle case, le donne prevalgono come guida familiare, poiché il padre ha abbandonato il gruppo o emigra negli Stati Uniti; solo il 20% di questi sono formalmente costituiti. La maggior parte delle persone che vivono nell’area di Comayaguela provengono dall’interno del paese, sono contadini in cerca di un futuro migliore. La loro condizione di povertà determina uno stato di salute tra i più precari della città, essendo gruppi di popolazione esposti a molteplici fattori di rischio e con limitate opportunità di accesso ai servizi sanitari: con una popolazione così numerosa, la zona ha un solo centro sanitario governativo, che di fronte alla complessa situazione sanitaria della popolazione risulta insufficiente, inadeguato e con scarsa capacità di risolvere i problemi della popolazione. In questo settore i servizi sanitari privati sono scarsi e orientati principalmente al profitto e non al servizio.
Tra i problemi di salute più comuni negli adulti e nei bambini, spicca quanto segue:
Problemi respiratori – raffreddore comune, faringite, laringite e bronchite, che sono spesso presentano complicazioni, in alcuni casi causano la morte ,soprattutto dei più vulnerabili (bambini e anziani).
Problemi dell’apparato digerente: gastrite, colite nervosa, diarrea principalmente associata a infezioni gastrointestinali, parassitosi intestinale (amebiasi, lambiais, ascariasi) condizionata da precarie condizioni igieniche.
Problemi di salute riproduttiva: gravidanza di adolescenti, gravidanze ad alto rischio che non sono controllate in modo tempestivo ed efficace, diagnosi tardiva di vari tipi di cancro, infertilità, associati alla mancanza di accesso tempestivo all’istruzione e ad altre strategie di prevenzione.
Malattie croniche: ipertensione e complicanze (problemi renali, infarti, malattie cardiache ipertensive, ecc.), malattie cardiache congenite, diabete mellito, insufficienza venosa, asma, BPCO, tra gli altri, per mancanza di accesso a controlli e trattamenti tempestivi ed efficaci.
Elevata incidenza di malattie pediatriche: condizionata tra l’altro da un accesso scarso o assente a programmi preventivi e dall’assenza di strategie di sicurezza alimentare. Oltre alla bassa scolarizzazione delle loro madri.
Da marzo 2020, i Salesiani della Parrocchia di Maria Ausiliatrice di Tegucigalpa si troviamo di fronte a una situazione difficilissima, che è arrivata a mettere in discussione il loro impegno educativo: sulla scia della crisi economica generata dalla Pandemia, si aggiungono i danni e i problemi generati dagli uragani Eta e Iota che hanno colpito il Paese, facendolo precipitare in una condizione di povertà ancora più estrema.
I Salesiani hanno fatto appello all’Opera Don Bosco nel Mondo di Lugano, chiedendo un aiuto per potere continuare a fornire farmaci e cure con le apparecchiature necessarie ai pazienti più poveri che si rivolgono alla clinica San Juan Bosco.
Il progetto “Programa de Salud Preventivo” intende rafforzare la clinica esistente con le attrezzature mediche e i medicinali necessari per contribuire al miglioramento e alla qualità della vita umana, con l’intento di garantire servizi di prevenzione sanitaria, salute mentale e programmi di assistenza per donne e anziani.
Per rispondere alle prime necessità, il 16 agosto 2021 la Fondazione ha inviato CHF 12.382,37.
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