Venezuela - Una richiesta d'aiuto
09 February 2018
Dal Venezuela ci scrive don Luciano Tenni:
"Cari amici,
Spero anche che abbiate passato una Festa di Don Bosco felice pensando a tanti giovani con tanti problemi.
La situazione in Venezuela è peggiorata al MILIONE PER CENTO. I morti, specialmente neonati, bambini e anziani per mancanza di alimenti, medicine, attenzione medica e ospedaliera si contano per decine di migliaia.
Alcuni prodotti si trovano solo attraverso il mercato nero a prezzi incredibili. Per farvi una idea: Il salario della stragrande maggioranza di chi ha un lavoro (!) è di circa 750.000 bolívares, il caro vita di una famiglia di genitori e due figli si aggira sui 25.000.000 bolívares! Più di 3.000.000 persone vivono dei rifiuti dei cassonetti e delle discariche.
Oltre 4.000.000 venezuelani hanno abbandonato il Venezuela e sono emigrati nei paesi vicini. Nella sola Colombia attraversano la frontiera attraverso l'unico posto legale circa 25.000 persone al giorno in cerca di cibo e medicinali e ritornano meno di 18.000, gli altri cercano qualche forma di restare in Colombia o da là per altri Paesi.
Caritas Internationalis (corroborata sia dall'UNICEF, sia dall'UNESCO) ha determinato che i bambini nati nel 2017 pesano oltre 1kilo e mezzo in meno di quelli nati nel 2014. Bambini di meno di 4 anni pesano dai 3 ai 6 kili meno.
Circa 800.000 bambini, ragazzi e giovani hanno abbandonato gli studi durante l'anno scolastico 2016-2017 e non iscritti per il 2017-2018.
350.000 meno dell'anno precedente: causa mancanza di cibo, non mangiano niente, non poter comperare una matita o un quaderno.
Nella nostra scuola, grazie a dei donatori riusciamo a offrire colazione e pranzo a una sessantina di ragazzi.
L'anno scorso, gli alunni erano 1.100, quest'anno non raggiungono i 1.000.
Nel 2017 sono stati arrestati circa 1.000 oppositori politici, messi in prigioni che la dittatura stessa chiama TOMBE! Mai vedono la luce del sole, né aria pulita. Sono sotterranee e solo con luce bianca allucinante. I morti ammazzati lo scorso anno 2017 sono stati quasi 27.000.
La dittatura nega che ci sia un'emergenza sanitaria o alimentaria, e non permette l'entrata di container di cibi o medicine, donati come aiuti umanitari. Di recente, sono stati interrotti anche i voli con le tre isole dell'ex Antille Olandesi.
Siamo vicini a una possibile rivolta popolare, che insanguinerà il Paese con numeri incredibili di morti. I nostri Vescovi hanno emesso documenti molto chiari e sono già accusati dal governo di favorire l'odio!
Non mi dilungo di più.
Se possibile, non dimenticateci, soprattutto nell'emergenza sanitaria e alimentare, in questo momento! Qualunque aiuto è una benedizione di Dio! So che le richieste sono molte, le necessità grandi.
Dopo che sarà caduta la dittatura, dovremo ricostruire la società e la gioventù!
Grazie per avermi ascoltato.
Saluti a tutti quelli che lavorano per aiutare tante necessità.
Non manca il mio ricordo nelle preghiere ogni giorno!
P. Luciano"