PARTIRE DALLA FORMAZIONE PER FAVORIRE LO SVILUPPO
17 June 2015
Ne riportiamo alcuni stralci, invitando tutti a leggere il testo completo sulla rivista o, a breve, sul sito www.ticinowelcome.it.
ESATTAMENTE DA CINQUANTANNI, LA FONDAZIONE OPERA DON BOSCO NEL MONDO, FONDATA NEL GIUGNO 1965 DA DON ENRICO MORGANTI, SOSTIENE PROGETTI SOCIALI EDUCATIVI PER GIOVANI E ADULTI E DI AIUTO ALLE POPOLAZIONI COLPITE DA CALAMITÀ NATURALI E DA EMERGENZE UMANITARIE IN MOLTI PAESI NEL MONDO DOVE SONO PRESENTI I SACERDOTI SALESIANI CON I LORO OPERATORI, COME CI RACCONTA DON GIORDANO PICCINOTTI CHE GUIDA CON PASSIONE ED ENTUSIASMO I PROGETTI E LE ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE IN SVIZZERA
Sono passati 200 anni dalla nascita di San Giovanni Bosco, il santo piemontese che diede inizio all'apostolato dei Salesiani. Da allora il vostro ruolo nel mondo non è mai venuto meno...
I salesiani rappresentano nel mondo il maggior numero di operatori e di opere destinate a poveri, disoccupati, ragazze madri, malati di aids, minori abbandonati, ai senza fissa dimora, orfani, ragazzi soldato e lavoratori, ad ogni tipo di disagio sociale. Nelle emergenze umanitarie e naturali, terremoti e alluvioni, i missionari con i loro collaboratori sono sempre in prima linea nella distribuzione di viveri e nell'assistenza igienico sanitaria alle popolazioni colpite da calamità. In queste difficili condizioni i Salesiani mantengono vivo il loro impegno di educatori quale percorso obbligato per la crescita delle nuove generazioni, affinché possano conquistare dignità e autonomia.
Nel vostri interventi un impegno decisivo è costantemente rivestito dalla formazione...
I salesiani mantengono storicamente vivo il loro compito di educatori. In ogni missione salesiana è presente una scuola, un oratorio e una casa. Queste strutture sono l'elemento costitutivo del metodo educativo di Don Bosco che non è possibile attuare senza di esse. Unitamente alla costruzione di scuole di ogni livello vengono preparati gli insegnanti locali che ne garantiscono il funzionamento e il futuro. Un esempio importante è il progetto "50 scuole per il Sudan del Sud" con l’obiettivo di costruire 50 scuole primarie nel territorio del Sudan del Sud dopo la recente indipendenza dal Sudan del Nord.
Un punto qualificante della vostra attività riguarda la capacità di attivare tutte le risorse disponibili in un villaggio o in un territorio dove decidete di intervenire...
Voglio citare testualmente le parole di colui che ha dato inizio alla nostra Fondazione, Don Enrico Morganti: "Per sostenere lo sviluppo umano di un ragazzo/a, che vive in un'altra cultura, condizionato da situazioni strutturali di estrema povertà, non basta nutrirlo e vestirlo. Per farsi carico della crescita globale del minore non ci si può fermare ai bisogni primari, è necessario andare più in là. Bisogna progettare un intervento che sia capace di coordinare tutte le energie che caratterizzano l'ambiente in cui vive e che sono in grado di promuovere la sua crescila in maniera armoniosa. Queste energie sono: la sua famiglia, il suo ambiente sociale fatto dei suoi rapporti quotidiani con gli altri e la società in senso più ampio costituita da strutture pubbliche e private. C’è pure e non ultimo, la comunità educativa nella quale il minore cresce e si sviluppa. Tale comunità è costituita da educatori salesiani e laici che si prendono cura di lui. Un intervento che voglia essere completo deve tener conto di tutti questi fattori e si deve articolare in maniera dinamica ed inventiva, con azioni che devono avere come destinatario diretto e primario il minore nella sua situazione come pure le strutture che lo portano a vivere in questa condizione". A queste belle parole posso solo aggiungere che i nostri interventi costituiscono davvero un’opportunità per la crescita di intere comunità.
A tutti l'invito di proseguire nella lettura sulle pagine di Welcome!